La levigatura dona un aspetto liscio, non lucido, ed è il risultato di un'operazione successiva alla segagione, in cui la lastra, resa perfettamente complanare, viene sottoposta a un particolare trattamento superficiale e a un'ulteriore operazione di taglio/rifilo sulle coste, che permette di garantire un calibro costante e uniforme.
La superficie lucidata ha, invece, un aspetto riflettente, cosiddetto “a specchio”.
L’operazione di lucidatura è un particolare trattamento di superficie ottenuto tramite “teste diamantate”, in cui si ha la massima esaltazione delle qualità decorative ed estetiche della pietra.
La bocciardatura, poi, è una lavorazione che crea una superficie leggermente corrugata, conferendo un aspetto simile al materiale naturale.
Le texture della superficie “rustica”, ottenute dalla bocciardatura, sono da sempre apprezzate per le valenze chiaroscurali, ma anche perché rendono l’aspetto del manufatto più durevole.
La sabbiatura è una finitura leggera e finissima, che opacizza la superficie, creando un prodotto dal design delicato ed elegante.
La superficie spazzolata dona invece un aspetto consumato alla pietra.
La spazzolatura, o anticatura, è infatti il risultato di una lavorazione che conferisce deliberatamente alla pietra un aspetto antico, come a simulare una superficie invecchiata dal tempo e dall’usura.
La lavorazione e la finitura tradizionale della pietra del Cilento è però la pietra a spacco.
In questo caso, i formati possono essere tozzetti, cubetti, listoncini o opera incerta.
Si aprono in pratica delle lastre sottili di pietra creando pezzi unici, di diverso formato e spessore, ai quali si possono poi applicare forme e temi decorativi classici o di moderno design.